ICTUS e dopo a casa

Fondazione Micoli Toscano

ICTUS

e dopo a casa

una opportunità per riacquistare l’autonomia

LE ATTIVITA’ DEL QUOTIDIANO

a cura di:
Santarossa Katia (OSSS in formazione)
Sartori Luisella (OSSS in formazione)
Operatori della Fondazione M. TOSCANO

Castions di Zoppola 1 giugno 2007

I pazienti colpiti da ICTUS o Ischemia cerebrale possono avere diverse lesioni più o meno estese, possono reagire con depressione, facilità al pianto o euforia incosciente del proprio deficit, a seconda dell’emisfero cerebrale colpito.
Di solito ci troviamo davanti a persone con afasia, difficoltà di articolare le parole, o addirittura a comprendere il significato delle stesse, quindi la comunicazione diviene difficile e complessa.
Occorre parlare adagio in modo molto chiaro aiutandoci con il linguaggio non verbale (gesti, toccare la persona, ...)

Un altro problema è legato all’alimentazione: infatti i pazienti possono essere colpiti da disfagia orofaringea (difficoltà nel deglutire). In questo caso è importante usare alimenti frullati e densi (cappotto) e idratarli con acqua gelificata (si trova in commercio con gusti diversi) o con l’uso di addensanti (particolare polvere che rende densi i liquidi).
E’ necessario rispettare i loro tempi, non avere fretta, stimolarli ad alimentarsi da soli, laddove sia possibile.

Nello svolgimento dell’igiene quotidiana occorre spiegare cosa dobbiamo fargli, stimolarli nel più piccolo movimento che riescono a compiere. MAI e poi MAI SOSTITUIRSI a loro, ma sostenerli ed incoraggiarli.
Nella vestizione bisogna sempre iniziare dall’arto leso, mentre nella spogliazione viveversa, cioè si parte dall’arto sano.
E’ necessario porre molta attenzione ai nostri movimenti, che non devono essere bruschi e ricordarsi di non tirare gli arti lesi per evitare lussazioni.

Se la persona necessita di essere mobilizzata a letto evitare di posizionare il paziente con tutto il peso della parte emiplegica aiutandosi con cuscini. Se riesce a deambulare occorre sostenerlo dalla parte lesa.

Vi stupirebbe sapere quante risorse ci sono nelle persone colpite da ICTUS, spirito di adattamento, ... E’ proprio vero che non si smette mai di imparare come dice un vecchio proverbio.

Riassumendo:

ICTUS – ISCHEMIA CEREBRALE
LESIONE EMISFERO DESTRO DEL CERVELLO

EMIPLEGIA – EMIPARESI SINISTRA
. Non riconoscimento del lato colpito
. Non riconoscimento della malattia
. Non riconoscimento dello spazio sinistro
. reazione emotiva di indifferenza o euforia

LESIONE EMISFERO SINISTRO DEL CERVELLO

EMIPLEGIA – EMIPARESI DESTRA
. Disturbi del linguaggio – AFASIA:
Può essere di articolazione: la persona collabora
Può essere di comprensione: la persona ha difficoltà a collaborare

DISFAGIA- DIFFICOLTA’ AD ALIMENTARSI
. Cibi sminuzzati e semisolidi
. Cibi liquidi difficili da controllare
. Inappetenza (talvolta) o paura di soffocare

POSIZIONE CORRETTA SEDUTA
. Tronco eretto – appoggio del bacino arretrato
. Cosce appoggiate per i 2/3
. Corretto appoggio dei piedi
. Verificare che il ritorno venoso e linfatico non venga bloccato

POSIZIONE A LETTO
. Favorire il sonno
. Evitare contratture e clonie
. Arti superiori in scarico
. Mobilizzazione
. Attenzione al lato emiplegico

ICTUS

e dopo a casa

una opportunità per riacquistare l’autonomia

MALATTIE CARDIOVASCOLARI
MALATTIE CEREBROVASCOLARI

a cura di:

dottor TONIZZO

Castions di Zoppola 1 giugno 2007

MALATTIE CARDIOVASCOLARI
e MALATTIE CEREBROVASCOLARI
Cause di mortalità nel mondo
stima 1990 proiezione 2020
1. infezioni respiratorie minori cardiopatie ischemiche
2. malattie diarroiche depressione unipolare
3. condizioni perinatali incidenti automobilistici
4. depressione unipolare malattie cerebrovascolari
5. cardiopatie ischemiche COPD
6. malattie cerebrovascolari infezioni respiratorie
7. tubercolosi tubercolosi
8. morbillo guerra
9. incidenti automobilistici malattie diarroiche
10. anomalie congenite HIV
(Murray JL et al, Lancet; 1997;349:1436-1442,)

Nei Paesi Occidentali però… sono già
- la prima causa di morte
- la prima causa di invalidita’
nel 2001
- C’è stato un attacco di cuore ogni 4 secondi
- C’è stato un ictus ogni 5 secondi
cardiopatia ischemica in Italia -> 190-000 casi/anno
cardiopatia ischemica in Friuli -> oltre 3.000 nuovi casi/anno


ICTUS in ITALIA
In Italia 130.000 nuovi casi/anno di cui 40.000 restano gravemente disabili
Le malattie Cardiovascolari e Cerebrovascolari sono la “peste” nei Paesi Occidentali
PERCHE’ ?
Sono malattie causate da molti “fattori di rischio” che… lentamente nel tempo causano danni irreversibili alle strutture vascolari …



ELEMENTI CHE INCIDONO SULLA LONGEVITA’











FUMO
- Attivo e passivo (aumenta il rischio da 2 a 3 volte)
- Fumatori moderati o forti
- Il rischio cardiovascolare declina dopo 2-4 anni di astensione
- Si evita 1 ictus ogni 26 soggetti che smettono di fumare

ALCOOL
L’eccessivo consumo (più di 2 bicchieri di vino al dì o uso di superalcolici)
- causa ipertensione arteriosa
- aumenta il rischio di ictus e di infarto del miocardio (fino a 3 volte)


ATTIVITA’ FISICA

Una attività fisica moderata e costante
- riduce la pressione arteriosa
- riduce il peso corporeo
- aumenta il “colesterolo buono” e riduce quello “cattivo”
- migliora il controllo della glicemia nei diabetici
- migliora il tono dell’umore



QUALE TIPO DI ESERCIZIO ?
-Quelle attività che migliorano le funzioni delle articolazioni e favoriscono lo sviluppo delle masse muscolari come la ginnastica aerobica
- Quelle che favoriscono la resistenza allo sforzo fisico come la bicicletta, camminare a passo veloce oppure ballare

QUALE INTENSITA’ DI SFORZO FISICO ?
Considerando che l’obiettivo da raggiungere è una buona preformance cardiovascolare e respiratoria…
- Si raccomanda di mantenere una frequenza cardiaca tra il 50 ed il 75% del valore teorico massimo (la frequenza cardiaca massima teorica si calcola così: 220 – anni)
- Iniziare in modo graduale
PER QUANTO TEMPO ?

- Per almeno 40-50 minuti non meno di tre volte alla settimana


SI PUO’ STIMARE CHE ...
Mantenendo una attività fisica costante di 150 minuti alla settimana, associata ad un calo ponderale di 5-7%
RIDUCE LA MORTALITA’ CARDIOVASCOLARE DEL 14% IN TRE ANNI.

DIETA
- Obesità
- Sale da cucina
- Dieta mediterranea
Obesità e sovrappeso sono sempre più frequenti non solo negli adulti ma purtroppo anche nei bambini
Studio recente in Campania ha dimostrato che il 50% dei bambini in età scolare era in sovrappeso

ECCESSO PONDERALE ED OBESITA’
L’urbanizzazione e la meccanizzazione di molte attività si accompagna a notevoli cambiamenti sia dell’alimentazione che della sedentarità.
Caratteristiche di questo nuovo comportamento alimentare sono lo “snacking” (piluccamento) e l’uso di cibi ad elevata densità energetica

CIBI AD ELEVATA DENSITA’ ENERGETICA
Hanno la caratteristica di essere più appetibili perché sono ricchi di grassi, amidi e zuccheri, ma sono poveri in acqua e scorie.
- Danno meno sensazione di sazietà immediata
- “Assopiscono” l’appetito per un tempo breve

DIETA MEDITERRANEA
Pochi apprezzano che il prolungamento della vita ottenibile con il più costoso dei cocktail farmacologici o con le procedure chirurgiche più innovative e costose è poca cosa rispetto al fatto di evitargli di diventare “PAZIENTE”.
Nelle malattie cardio e cerebrovascolari l’intervento preventivo più praticabile è raccolto nel concetto di DIETA MEDITERRANEA supportato dalla migliore evidenza scientifica
Dieta consumata nel Mezzogiorno Italiano negli anni ‘70 in cui predominano i cereali, frutta e verdura. I grassi aggiunti sono quelli vegetali (il 65% dei grassi aggiunti è l’olio d’oliva).
Le proteine sono di provenienza prevalentemente vegetale. Le fibre vegetali indigeribili costituiscono una quota importante. Elementi chiave sono il grano, il pomodoro, l’olio d’oliva, le noci, il pesce azzurro, il vino (bevuto in modica quantità).

PERCHE’ ?
Pomodoro, olive e uva sono esposti in ambienti particolarmente pro-ossidanti (sole e calore) e per questo sviluppano meccanismi di difesa particolarmente potenti con azione antiossidante che, assunti con la dieta hanno dimostrato di ridurre l’aterogenicità del “colesterolo”. L’acido Oleico sembra avere una azione protettiva sulla arterie. Gli olii di semi sono particolarmente ricchi in Vit. E.

ANTIOSSIDANTI NELLA DIETA MEDITERRANEA
•vitamina C • carotenoidi
• vitamina E • flavonoidi
• lycopene • caffè, tea, cioccolata
Verdure in foglie, frutta fresca, legumi, soia, noci sono ricchi in Ac. Folico.
L’Acido Folico e le Vitamine B riducono i livelli ematici di Omocisteina

Concentrazione ematica di Omocisteina e rischio di ICTUS in uomini adulti in Inghilterra








Perry IJ et al, Lancet 1995


La maggior parte della calorie di questa dieta è fornita dai carboidrati che hanno un diverso assorbimento se introdotti come zuccheri semplici, pane o pasta.

INDICE CLICEMICO
- E’ un indice “globale” dell’assorbimento dei carboidrati.
- Tecnicamente, è “l’area sotto la curva” della glicemia che segue alla somministrazione di una dose di un alimento che contiene una quantità predefinita di carboidrati.
- Più un carboidrato è “digeribile”, più il suo indice glicemico è elevato.
Curva glicemica dopo pasto con pane bianco e dopo piatto di spaghetti












ALTO O BASSO INDICE GLICEMICO (IG): COSA SUCCEDE?
ALTO IG
•La glicemia sale di più e più in fretta
• La risposta insulinica è più marcata
• L’organismo utilizza a scopo energetico il glucosio e “risparmia” i grassi; anche la trasformazione del glucosio in grassi tende ad aumentare
• Dopo 2-4 ore la glicemia scende, e torna la fame
• Nel tempo si crea un “sovraccarico” di lavoro per il pancreas
BASSO IG
• La glicemia sale meno e più lentamente
• La risposta insulinica è meno marcata
• L’utilizzazione di grassi e zuccheri a scopo energetico è più bilanciata
•La glicemia rimane stabile a lungo ed il senso di fame è ridotto

ACIDI GRASSI ALIMENTARI
Caratteristiche generali
Saturi: solidi a temp. ambiente (TA), stabili, di origine in genere animale o tropicale.
Monoinsaturi: densi a TA, abbastanza stabili, di origine vegetale (oliva, nocciole, mandorle) ed animale.
Polinsaturi: fluidi a TA., poco stabili, di origine vegetale (oli di semi) o marina.
Trans: solidi a TA, stabili, di origine prevalentemente tecnologica.

Contenuto in acido Oleico e Linoleico (% sugli Acidi Grassi Totali) in Alcuni Salumi nel ’64 e nel’’84








I poliinsaturi w3 si trovano solo nei pesci perché sono prodotti da un’alga ma non nei vegetali terrestri.
Sono importanti perché protettivi sia per le malattie cardio che cerebro-vascolari.

effetti protettivi degli acidi grassi n-3
• Posseggono un’efficace capacità di controllo del tasso dei trigliceridi nel sangue
• Svolgono un’azione antiaggregante simile a quella posseduta dall’ Aspirina
• Sono dotati di una significativa attività di tipo antinfiammatorio
• Posseggono proprietà di tipo antiaritmico (di prevenzione delle irregolarità del ritmo cardiaco) la cui rilevanza clinica è stata dimostrata da studi clinici controllati
Le fibre alimentari indigeribili svolgono un ruolo importante sia per un miglior equilibrio glico-metabolico (rallentano l’assorbimento degli zuccheri), che per l’assetto lipidico riducendo le concentrazioni ematiche del colesterolo “cattivo”

E IL VINO ?…

Vino rosso bevuto in modica quantità e solo durante il pasto
Il vino rosso è ricco di antiossidanti tipo resveratrolo e flavonoidi, è ricco in polifenoli che aumentano la sintesi dell’ossido nitrico, la modica quantità di alcool aumenta un po’ i trigliceridi ma soprattutto fa aumentare il “colesterolo buono”: con 2 bicchieri al giorno si è osservato un aumento del 12% dell’HDL colesterolo…